Pieve di S. Andrea
Documentato a partire dal XII secolo, l'edificio sorge probabilmente quale pieve di un accrescimento successivo rispetto al nucleo originario dell'abitato, sviluppatosi attorno alla chiesa di S. Basilio, sostituita dalla Cattedrale di S. Maria Assunta. Accanto a S.Andrea era l'antico palazzo comunale e il portico della chiesa veniva utilizzato per l'amministrazione della giustizia. L'originaria struttura a tre navate e absidi semicircolari, evidenziata sotto la pavimentazione dagli scavi condotti negli anni 1969 - 73, fu ampliata nel corso del secolo XIV, come documentano gli Statuti di Sarzana del 1330. L'assetto attuale, ad ampia aula unica coperta da volta a botte e presbiterio sopraelevato, è frutto di radicali interventi tardo - cinquecenteschi. Alla fine del secolo XVI risale anche il fonte battesimale marmoreo (per antico privilegio, la Pieve di S.Andrea era l'unico edificio religioso presso il quale poteva essere impartito il battesimo). Originariamente collocata nella piccola cappella, coperta da una volta a crociera, a destra dell'ingresso, l'opera fu realizzata dal carrarese Giovanni Morello, mentre il coperchio ligneo si deve al massese Giulio Giannozzi. Sulla facciata, caratterizzata da un curioso portale cinquecentesco sorretto da erme femminili, sono murate una palmetta marmorea, materiale di spoglio proveniente da Luni e una lastra con la stella a otto punte, antico sigillo della comunità di Sarzana.