Un po' di storia
Il nome di SARZANA fu citato per la prima volta in un diploma dell’Imperatore Ottone I del 963, che riconobbe al Vescovo Adalberto di Luni il possesso del “Castrum Sarzanae”, situato pressappoco dove sorge attualmente la Fortezza di Sarzanello. Tale “castrum”, castello o, più realisticamente piccolo borgo fortificato, per la sua posizione strategica doveva avere funzione di controllo sulle importanti strade di fondovalle.
Negli anni successivi, presumibilmente intorno al 1000, venne a formarsi più a valle, all’incrocio dell’Aurelia con la strada per Parma e Piacenza, il vero e proprio nucleo abitato di Sarzana. La nascita e lo sviluppo del borgo sono probabilmente da relazionarsi alla decadenza della vicina Luni, che si andava rapidamente spopolando per le mutate condizioni di abitabilità: il mare si era notevolmente ritirato distanziandosi da quello che era stato un grande porto con la formazione di stagni e paludi che causavano la malaria.
Per molti anni, la città fu sottomessa al dominio delle famiglie più potenti dell’epoca. Dal 1314 al 1328 Sarzana fu sotto il controllo di Castruccio Castracani, signore di Lucca; dopo alterne vicende, che videro i Pisani, i Visconti, i Genovesi ed i Fiorentini contendersi il comando di Sarzana, questi ultimi, nel 1487, guidati da Lorenzo il Magnifico, ebbero la meglio sui Genovesi.
In seguito, la città tornò sotto il dominio della “Superba”, prima attraverso il Banco di San Giorgio e poi, nel 1562, direttamente alla Repubblica di Genova, sotto cui rimase per due secoli. Infine, con l’annessione della Liguria al Regno di Sardegna, anche Sarzana venne compresa nel territorio sabaudo.
Per la storia più recente di Sarzana, c’è da ricordare la data del 21 luglio 1921, quando la città insorse contro le violenze fasciste; piegata ma non vinta, Sarzana rinnovò l’impegno antifascista nella lotta di Liberazione.