Scopri le principali attrazioni

Pieve di Sant'Andrea

Concattedrale di Santa Maria Assunta

Teatro Impavidi

Fortezza Firmafede

Chiesa di San Francesco

Fortezze

Sarzana è da sempre terra di confine, molto ambita per la sua collocazione geografica; per questo, i vari dominatori del momento hanno dovuto difendere la città fortificandola. Di questo passato, ci restano due splendide fortezze: la Fortezza Firmafede e la Fortezza di Sarzanello.

La Fortezza Firmafede, comunemente chiamata Cittadella, sorge al bordo delle mura cittadine all’interno del centro storico di Sarzana. Fu costruita fra il 1487 e il 1492 da Lorenzo il Magnifico, sulle ceneri di una preesistente fortificazione. Una serie di restauri ha reso di nuovo fruibile la fortezza e attualmente rappresenta un polo di riferimento per molteplici attività culturali di richiamo, anche nazionale.

La Fortezza di Sarzanello è una fortificazione militare che sorge in via alla Fortezza sulla collina di Sarzanello, nei pressi di Sarzana e domina, dall’alto, la Val di Magra. La sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana. Con la vittoria nella guerra di Sarzana, resa dei conti delle aspirazioni fiorentine e genovesi, fu Lorenzo de’ Medici a ordinare la costruzione della Fortezza nella sua attuale forma. I lavori, iniziati nel 1493, vennero terminati nel 1502 dalla Repubblica di Genova sotto il cui controllo rimase fino all’unità d’Italia. Oggi la Fortezza è aperta alle visite tutto l’anno ed è sede di eventi pubblici e privati.

Musei

I musei più conosciuti di Sarzana sono: il Mudef e il museo Diocesano.

Il MUdeF è il museo delle fortezze ed è ubicato all’interno della Fortezza Firmafede. Si articola in 27 sale, non possiede una sua collezione privata ma grazie a plastici animati, storie narrate da attori, buchi della serratura dai quali spiare, quadri parlanti, un cinema a 360° e molto altro, verrete catapultati nella storia della Lunigiana e dei suoi antichi protagonisti. Inoltre, offre visite guidate, numerosi laboratori didattici per scuole e famiglie ed ospita importanti mostre di artisti nazionali ed internazionali come Banksy e Andy Warhol.

Il Museo Diocesano custodisce e valorizza il patrimonio di arte e di fede presente in Sarzana e nel territorio della bassa Val di Magra. Il museo è articolato in sei sale e ha come sede l’Oratorio della Misericordia, costruito verso la fine del 1500 e situato nel tessuto più antico della città. Tra le numerose opere, suppellettili ed arredi sacri, spiccano un piccolo reliquario a borsa, databile intorno all’VIII secolo, ed una raffinatissima croce reliquario-astile in argento dorato e smalti traslucidi, esempio del gotico italiano di inizio XIV secolo. Per la pittura e la scultura si segnala la rilevante presenza di opere di Domenico Fiasella, nativo di Sarzana e fra i massimi esponenti della pittura ligure del XVII secolo, la tela del Perdono di Assisi di Domenico Piola, proveniente dalla chiesa di S.Martino in Sarzanello e il gruppo scultoreo della Flagellazione, legno policromo attribuito alla scuola del Maragliano proveniente dall’oratorio di S. Gerolamo di Sarzana.

Chiese

Sarzana è una cittadina ricca di luoghi sacri; la presenza secolare della sede vescovile fu senz’altro uno dei motivi principali che hanno portato alla costruzione di numerose chiese. Questo consentì l’arrivo di numerosi maestri scultori, pittori e architetti dal medioevo all’età moderna.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta sorge nel centro del nucleo originale del primitivo borgo di Sarzana. È conosciuta in tutta Italia perché ospita la più antica croce dipinta italiana, opera del Maestro Guglielmo, datata 1138 e definita opera fondamentale della pittura romanica. Inoltre, possiede una reliquia del sangue di Gesù Cristo, raccolto durante la crocefissione, custodita nella cappella, a destra dell’altare maggiore.
La Pieve di Sant’Andrea è l’edificio sacro più antico di Sarzana risalente al X secolo. La facciata odierna, più elevata rispetto a quella medievale, è costituita da un portone d’ingresso abbellito con un portale cinquecentesco in marmo bianco di Carrara con stipiti ornati da due cariatidi a seno scoperto, sormontato dalla stella ad otto punte, il sidus, simbolo degli Anziani del comune di Sarzana.
La Chiesa di San Francesco è posta poco fuori le mura del centro storico. La chiesa è formata da un’unica grande navata secondo lo stile monastico-gotico del 1200. La tradizione vuole che la chiesa e l’annesso convento dedicati a San Francesco siano stati voluti dal santo stesso durante una sua breve visita nella città di Sarzana.
La Chiesa di Santa Caterina è piccola e sobria, costruita su una sola navata e risale circa al 1600.
L’Oratorio di San Girolamo, adiacente alla Cattedrale di Santa Maria, è uno dei più eleganti edifici dell’architettura barocca del XVIII secolo della Liguria e ad oggi è la sede della Confraternita del Preziosissimo Sangue.
L’Oratorio di Santa Croce, posto tra la Cattedrale e la Pieve di Sant’Andrea, è un antico edificio di culto di origine quattrocentesca. All’interno è conservata una copia del Volto Santo di Lucca e una statua pregiata della Madonna Addolorata.
L’Oratorio della Misericordia, sito in piazza Firmafede, è stato sede dell’omonima confraternita mentre adesso è sede del museo diocesano.

Teatro

Il Teatro degli Impavidi prende il nome dai suoi fondatori, influenti cittadini sarzanesi che decisero di finanziare la costruzione di un teatro che soddisfacesse la necessità di una città che già dal ‘700 era rinomata per la sua intensa vita teatrale. È un chiaro esempio di teatro autonomo, nato da iniziativa privata, come “tempio laico” della borghesia emergente di inizio ‘800. Dopo la pausa della Seconda Guerra Mondiale, dopo il restauro del tetto crollato a causa di una bomba, il teatro fu riaperto nel 1949 con una sottoscrizione dei cittadini, che raccolsero i soldi necessari per comprare le quote dagli eredi degli imprenditori sarzanesi che lo costruirono.

La società Teatro Impavidi adattò le storiche mura per fare cinema ma negli anni alcuni spazi furono venduti a differenti proprietari. Da li la decisione del Comune, nel 1999, a 190 anni dalla fondazione, di comprarlo per preservare la struttura. Dal 2019 il Teatro degli Impavidi è gestito dall’Associazione Culturale gli Scarti, un’impresa culturale creativa nata nel 2007 da un gruppo di giovani artisti, operatori e tecnici del territorio spezzino.